Un quarto di tutte le vendite online proviene dal traffico organico.
Significa che un e-commerce non può ignorare l’ottimizzazione SEO.

Il problema è che l’ottimizzazione SEO in grossi e complessi negozi online può diventare un incubo senza fine perchè non è esattamente uguale a quella di un normale sito vetrina o blog.

In questa mini guida, quindi, troverai una serie di problematiche e relative soluzioni tecniche per fare SEO su e-commerce.

Step 0. Le basi della SEO

In questa guida tratterò configurazioni e ottimizzazioni SEO per e-commerce, in particolare per le schede prodotto.
Escluderò la maggior parte degli aspetti della normale attività SEO che comunque dovranno essere considerati e applicati al resto del sito.

Step 1. Trova parole chiave commerciali e transazionali

Quando gli utenti cercano qualcosa, generalmente mostrano quattro tipi di intenzione: informativo, navigazione, commerciale o transazionale.
Con i primi due tipi di intenzione, l’utenza cerca informazioni usando parole chiave come “Qual è il migliore…, Meteo domani a… o Come fare SEO fai da te gratis “(questa è fantastica).

Gli utenti potrebbero anche cercare informazioni su tipi di prodotti, come ad esempio “come scegliere un monopattino“, ma sono ancora lontani dall’idea di fare un acquisto online.

Con gli ultimi due tipi di intento, le persone cercano categorie di prodotti o prodotti specifici.
Ad esempio, se qualcuno cerca su Google “oggetti di Star Trek” o “magliette di Star Trek”, stanno chiaramente cercando un catalogo di prodotti da sfogliare.

Ancora, se un utente cerca “nuovo cardio frequenzimetro della Polar”, egli è chiaramente pronto all’acquisto.
La parola chiave commerciale e/o transazionale, quindi, è maggiormente preposta a scopi e-commerce.

Se stai lanciando un negozio online, puoi cercare le parole chiave per decidere che tipo di categorie prodotti creare sul sito web o anche cosa tenere in magazzino.

Analisi di un grande e-commerce

Descriverò la procedura che uso su Rank Tracker, il mio fidato software con licenza enterprise, analizzando un grande e importante e-commerce.

Confrontiamo la concorrenza rispetto Amazon sui primi 10 prodotti che dominano le serp.

Inseriamo le keyword su Keyword Research —> Autocomplete Tools —> Amazon ed estraiamo i suggerimenti di completamento automatico dal più grande negozio online del mondo:

Autocomplete tool su Amazon per trovare keywords su Amazon.
Il completamento automatico di Amazon in Rank Tracker

Nell’esempio qui sopra, ho ottenuto 75 suggerimenti di autocompletamento.
Ordinando la lista per volume di ricerca ho scoperto che la keyword PORTAFOGLI UOMO è cercata 27.780 volte al mese.
Il sito appare in prima pagina a livello nazionale con questa parola chiave (ma anche solo con PORTAFOGLIO!).

Un altro modo per creare una raccolta di parole chiave è quello di vedere quali sono usate dai tuoi concorrenti.

Per fare questo, passa alla scheda Ranking Keywords —> Keyword Gap e osserva per quali parole chiave i tuoi concorrenti sono presenti in serp:

Analisi keywords gap.
Keywords della concorrenza  presenti in serp su Rank Tracker

Notevole, no?
Una volta che hai esaurito le idee sulle parole chiave dei concorrenti, apri la scheda Sandbox e lì troverai tutte le parole chiave che hai scoperto:

Raccolta delle idee parole chiave nella sand box di Rank Tracker.
Sandbox in Rank Tracker

Con questi semplici due metodi ho ottenuto il volume traffico, il KPI ed altri importanti dati per oltre 9000 idee di parole chiave da usare sul mio e-commerce.
Ora posso ordinare l’elenco delle keywords per volume di ricerca o usare altri filtri per scegliere quelle con il miglior potenziale di ranking, cioè i prodotti più cercati sul mercato.

Ricerca parola chiave per un negozio online già esistente

Se hai già un negozio online consolidato, assicurati che le tue pagine siano ottimizzate per la corretta intenzione di ricerca.
Vai su keyword combinations e crea tre colonne.

Raccolta delle idee parole chiave nella sand box di Rank Tracker.
  • parola chiave su intento transazionale e commerciale: borsa, portafoglio, porta carte.
  • categorie: saldi, sconti
  • target: uomo, donna

Ecco il risultato per nuove idee di parole chiave.

Raccolta delle idee parole chiave nella sand box di Rank Tracker.
Combinazioni di parole chiave in Rank Tracker

Nella Sandbox ora puoi selezionare le nuove parole chiave rilevanti per il tuo negozio online in base a volume traffico e KPI, mapparle e ottimizzare le pagine.

Step 2. Ottimizzare le pagine in massa

Un e-commerce ha tipicamente un insieme limitato di pagine di categorie e decine o migliaia di pagine di prodotti.
Con le pagine di categoria l’ottimizzazione SEO on-page di un sito e-commerce è sempre classica.
Le cose si complicano quando si tratta di schede prodotto.

Difficilmente avrai tempo e risorse per creare titoli unici, tag H1 e descrizioni per tutte le schede prodotto.
Per automatizzare il processo, crea dei modelli di titolo, meta descrizioni e H1 per le pagine prodotto.

Per esempio, puoi usare questo modello per il tag title:
Acquista [ProductName] online | nome del tuo negozio

[ProductName] è una variabile che cambia stringa per ogni pagina a seconda del prodotto.

Fai lo stesso per i tuoi tag H1 e descrizioni – ricorda che i titoli e le meta descrizioni sono visualizzati nello snippet delle SERP, quindi usa anche una forte call-to-action per attirare click dai risultati di ricerca e migliorare il CTR.

Step 3. Aggiungi Schema markup alle pagine dei prodotti

Schema markup è un insieme di tag HTML che aiutano Google a comprendere i contenuti presenti nelle tue pagine.
Il motore di ricerca può quindi utilizzare queste informazioni per rappresentare meglio le pagine tra le serp.
Per esempio, se usi Schema per i prodotti e le recensioni, gli snippet di ricerca saranno arricchiti con caratteristiche aggiuntive:

Dati strutturati su scheda prodotto.
Snippet di prodotto nella ricerca

A differenza dei normali snippet, i rich product snippet possono contenere recensioni, prezzi e altri dettagli a seconda delle schede prodotto.
Se hai usato un CMS, c’è una forte possibilità che implementi la direttiva Schema-product di default; in tal caso, tutti i prodotti saranno già etichettati.
In caso contrario, puoi installare qualche plugin che compilerà i microdati in automatico.

Ti rimane solo da andare su Google Search Console > Miglioramenti e assicurarti che il motore di ricerca riconosca il tuo Schema e i dati appaiano senza problemi:

Riconoscimento dei dati strutturati sulla Search Console
Rapporto miglioramenti in Google Search Console

É anche possibile implementare Schema manualmente o chiedere ai tuoi sviluppatori di automatizzare il processo.
Puoi anche usare Google TAG Manager per inserire gli script JSON di Schema.

Come ultima risorsa, se hai un numero gestibile di prodotti o se vuoi usare Schema solo sulle pagine più importanti, puoi usare Structured Data Markup Helper, uno strumento di Google dove puoi creare il tipo di markup che vuoi inserire nella tua scheda prodotto:

Generatore di schema markup di Google.
Structured Data Markup Helper

Configura i dettagli del prodotto:

Configurazione di una scheda prodotto con lo schema markup di Google.

Quando hai finito, scarica lo script Schema e aggiungilo all’html della pagina o (meglio) al tuo contenitore di TAG Manager, avendo cura di creare un attivatore che selezioni l’url della pagina chiamata in causa.
Puoi verificare il funzionamento con uno strumento di test o la dashboard di Google Search Console.

Step 4. Correggi i problemi di duplicazione

Assicurati che ogni pagina del tuo sito sia unica. I problemi di contenuto duplicato per i siti di e-commerce rientrano in due categorie:

  • Off-site – il contenuto appare su molti siti web.
  • On-site – molte pagine del sito presentano lo stesso contenuto.

Come risolvere i contenuti duplicati negli e-commerce

Correggere la duplicazione dei contenuti off-site

La duplicazione dei contenuti off-site è molto comune per gli e-commerce.

I negozi online spesso usano descrizioni dei prodotti, immagini e specifiche fornite dai produttori; è normale quindi che questi contenuti siano presenti in rete anche da altre parti dato che non si possono inventare nuove specifiche, tuttavia, esistono diverse soluzioni al problema:

Scrivi descrizioni uniche per ogni scheda prodotto

Se disponi di un team di copywriter meglio, ma tieni presente che man mano che l’inventario aumenta, dovrai aggiornare anche i copy.

Prova a sfruttare contenuti generati dagli utenti.
Crea incentivi per i visitatori a scrivere recensioni degli articoli che hanno acquistato, invia email di follow-up e chiedi gentilmente una recensione, offrendo in cambio sconti o bonus.

Aggiungi una sezione Q&A per ogni scheda prodotto

Puoi rendere uniche le descrizioni dei tuoi prodotti aggiungendo una sezione FAQ con le domande più frequenti che i clienti fanno spesso sul prodotto.
Puoi approfittare del markup Q&A Schema e migliorare ulteriormente la pagina agli occhi di Google.

Come correggere la duplicazione dei contenuti on-site

La duplicazione dei contenuti on-site degli e-commerce è un problema frequente. Può essere causata dal sistema o da una struttura illogica del sito web.

Esistono due scenari tipici.

In primo luogo, un prodotto può appartenere a diverse categorie, ad esempio lo stesso telefono ASUS potrebbe trovarsi in Home, ANDROID e ASUS.
Il CMS può generare diversi URL per lo stesso prodotto a seconda del percorso che un utente fa nel catalogo prodotti.
Per esempio:

  • http://e-commerce.it/android/zenfone-9.html
  • http://e-commerce.it/asus/zenfone-9.html

In secondo luogo, il CMS potrebbe generare un URL separato per ogni variazione di un prodotto (ad esempio, dimensioni, colore, o altre specifiche).
Ad esempio:

  • http://e-commerce.it/android-512gb/zenfone-512gb-9.html
  • http://e-commerce.it/android-1tb/zenfone-9-1tb.html

Un modo per risolvere la duplicazione dei contenuti sul sito è attraverso gli URL canonici.

Fortunatamente, la maggior parte delle piattaforme CMS che tendono a creare pagine duplicate tendono anche a impostare i canonici automaticamente ma se questi non sono generati automaticamente, consulta la guida alla canonicalizzazione di Google per implementarli da soli.

Personalmente, preferisco risparmiare crawl budget perchè anche con il meta canonical, la scansione della pagina avviene comunque.
Con il robots.txt nego l’ingresso degli spider a determinate sezioni o categorie ed evito dispersione di crawl budget.
Per contro, la pagina potrebbe sparire dalle serp alla prima scansione del bot.

Step 5. Gestire le pagine dei prodotti esauriti

  • Crea pagine search-friendly per i prodotti non disponibili.
    Il tuo negozio online esaurisce un certo prodotto o ne interrompe la vendita.
    Questi due casi dovrebbero essere gestiti in modo differente.
    Crea sezioni intelligenti per prodotti temporaneamente non disponibili
    Se un articolo è temporaneamente non disponibile, rimuovere la pagina non è una valida opzione perchè uscirà dalla ricerca e dovrai riposizionarla quando tornerà fruibile.
    La pagina dovrebbe indicare chiaramente che il prodotto è esaurito e fornire tutte le informazioni rilevanti di cui il visitatore potrebbe aver bisogno per aspettare che l’articolo arrivi o per ordinare un’alternativa.
    Includi la data di arrivo prevista. Questo espediente aiuterà i visitatori a decidere se aspettare o se devono cercare alternative.
  • Invia una notifica quando l’articolo arriva.
    Anche se non sai quando l’articolo sarà disponibile, è una buona idea dare ai tuoi visitatori la possibilità di essere avvisati via e-mail quando sarà nuovamente fruibile.
  • Offri l’opzione di preordine.
    Se sei sicuro che l’articolo tornerà, lascia che gli utenti lo preordinino. Questo assicurerà ai tuoi clienti che quando il prodotto sarà nuovamente in magazzino, saranno i primi a riceverlo.
  • Aggiungi una lista di prodotti simili.
    Ogni volta che puoi, offri ai visitatori opzioni alternative per assicurarti che acquistino da te e non dai concorrenti.
  • Gestire i prodotti fuori produzione in modo permanente.
    Se l’articolo è definitivamente rimosso dalla vendita, hai diverse opzioni per gestire la sua pagina prodotto.
  • Restituire una pagina 404.
    Una pagina 404 è un modo naturale per rimuovere i contenuti dall’indice dei motori di ricerca; la classifica generale del sito web non sarà influenzata.
    Assicurati di rimuovere le pagine inesistenti dalla sitemap XML in modo da inviare un’aggiornamento ai motori di ricerca.
    Questo approccio è adatto a pagine che non ricevono molti backlink e non lavorano come punto di ingresso al sito web.
    Se però la pagina si posiziona bene per alcune query, considera altre opzioni.
  • Crea un reindirizzamento 301 a un articolo simile o a una categoria di prodotto rilevante.
    Il reindirizzamento ti aiuterà a risparmiare link juice; sappi però che i reindirizzamenti 301 possono aumentare il tempo di caricamento e confondere il visitatore per il cambio di url.
    Mantieni la pagina del prodotto, ma dichiara che l’articolo è fuori produzione e offri un’alternativa. In questo modo conserverai la link juice e il conseguente ranking della pagina.
    Tuttavia, questa opzione non è raccomandata se l’inventario dello shop online cambia spesso e non vuoi fornire migliaia di prodotti fantasma che sprecano il tuo crawl budget.

Step 6. Articolo su categoria specchio

Scrivi un articolo del blog interno e ottimizzalo in ottica SEO.
Nel testo, descrivi un prodotto presente sul tuo ecommerce.

Fallo indicizzare e fai link building sull’articolo, cercando di simulare il più possibile una crescita spontanea di link.

Io la chiamo “Link building consapevole”, che poi è quella che propongo nel piano SEO 4.
Non dimenticare di curare la rete di link interna dell’e-commerce.

Crea una pagina di categoria e scrivi un testo molto simile a quello di quell’articolo ma attenzione: se l’articolo l’hai ottimizzato sulle keywords informative, quella pagina di categoria lo sarà su keywords transazionali o commerciali.

Lascia passare del tempo, almeno 8 mesi, anche un anno se puoi.
Quando l’articolo avrà raggiunto un buon grado di autorevolezza e traffico, punta un canonical da esso alla pagina della categoria.

In questo modo trasferirai tutta l’autorevolezza dell’articolo alla pagina di categoria e gli utenti disporranno di entrambi le sezioni (un redirect 301 avrebbe fatto sparire la navigazione di una pagina).

Conclusioni

Ricorda la strategia SEO basilare oltre quella menzionata: velocità, sicurezza, reattività, ottimizzazione dei contenuti (se il content marketing fa parte della tua strategia SEO), e la SEO off-page (link building, citazioni e GMB).

Se ti viene in mente altro, aggiungilo nei commenti qui sotto ed io aggiornerò l’articolo menzionandoti (con un bel link dofollow).